Giovanni Strazza ( 1818-1875 )- Vergine velata -Marmo- Roma
BELLO DI NATURA - BELLO D'ARTE
"Di fronte al bello di natura noi avvertiamo indirettamente la presenza di un disegno intenzionale, per cui l'oggetto bello ci si configura come un'opera d'arte. Viceversa, di fronte a un'opera d'arte, che esegue un disegno intenzionale, noi sentiamo che allora veramente essa è bella , quando quell'intenzionalità si oblitera e l'oggetto sembra una creazione spontanea della natura. Riunendo queste due qualità, che sembrano in contrasto ma che sono convergenti, si può dire che nel bello di natura o di arte, bisogna che il fine vi sia e non vi sia, che l'intenzionalità e la spontaneità siano talmente fuse insieme che la natura sembri arte e l'arte natura". -La Critica del Giudizio- Kant
N.P
Jean - Auguste - Dominique Ingres , La bagnante di Volpinçon 1808
Nella sua camera silenziosa, una donna, nuda, di spalle, capisce di essere osservata, ma non si volta, o accenna a stento a girare lo sguardo, ferma nella sua pudica compostezza.
Chi la guarda è un uomo che vive la sua arte e dipinge la sua vita.
Ingres, considerato un grande esponente del neoclassicismo, al contrario fa convivere nella sua persona la doppia faccia della medaglia ottocentesca : quella di ispirazione classica e neoclassica da una parte e quella romantica, che lo avvicina fortemente al suo collega Delacroix, dall'altra.
Sotto l'influsso dei grandi maestri italiani cinquecenteschi, modifica il suo stile e il suo modo di disegnare la realtà.
L'amore per Raffaello lo induce a usufruire di pose più ampie, morbide, tornite, concepite volumetricamente come statue, anche se in esse resta la nettezza del contorno.
Quella preminenza del disegno sul colore, che negli anni gli verrà criticata dai suoi contemporanei, per non volersi adeguare totalmente al loro "fare romantico", è ciò rende viva la sua arte e dà vita ai suoi soggetti.
Il disegno è la prima e più diretta forma di espressione artistica, e in quanto tale è un modo di conoscere e di esprimersi, di immaginare e di comunicare.
La linea non esiste in natura. E' una forma propria dell'arte, che permette di creare, di comporre, di rendere visibile, di circoscrivere quel che circoscritto non è perchè vive e confluisce nel suo ambiente; eppure proprio perchè non si tratta di natura ma di Arte, la linea idealizza, astrae, e permette di raggiungere quella bellezza perfetta e pura, quel "Bello ideale" auspicato dagli artisti Settecenteschi che come Ingres credevano in un passato incorrotto e puro come le loro forme artistiche.
G.P
di Noemi Policicchio
Amantea Agosto 2011
La capacità dell'obiettivo di catturare e rendere eterne atmosfere e visioni di un caldo ricordo estivo.
G.P