lunedì 7 gennaio 2013

Maurizio Cattelan // Him (Lui)// 2013


Hitler che prega nel ghetto di Varsavia


L’ultima provocazione di Cattelan.



L'occasione questa volta è "Amen" la personale di scena fino al 24 febbraio 2013 al Castello Ujazdows, sede del Centro per l'Arte Contemporanea di Varsavia; il pretesto è un piccolo Adolf Hitler che prega in ginocchio nel ghetto di Varsavia, dove centinaia di ebrei vennero uccisi durante il nazismo o da cui sono partiti per i campi di concentramento. 



L’opera, intitolata ‘Lui’, è una scultura ed è l’ennesima provocazione di Maurizio Cattelan, artista padovano famoso per le sue opere di rottura: come quando nel 2001 scolpì Papa Giovanni Paolo II colpito da un meteorite.  





Anche questa volta lo sculture è riuscito nel suo intento: la sua opera, infatti, ha attirato diversi visitatori, ma ha anche suscitato la rabbia di alcuni. 
In settimana, il Centro Simon Wiesenthal ha criticato la decisione di porre la statua nell’ex ghetto, definendola “una provocazione insensata che insulta la memoria delle vittime ebree del nazismo”. 

Tuttavia sono molti coloro che hanno espresso apprezzamento, sostenendo che la figura di Hitler in ginocchio abbia un forte impatto emotivo che costringe ad affrontare la natura della malvagità umana. Anche il rabbino capo della Polonia, Michael Schudrich, ha dichiarato che la statua può avere un valore educativo.

Intanto LUI fa scandalo, giocando sulla repressione delle paure collettive e, come i grandi artisti del passato, parla della vita e della morte, della storia, della religione e del sesso, ma lo fa con gli strumenti del presente. E non potrebbe essere altrimenti.


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